UNISCITI A NOI

L'associazione "Namastè International Community" rappresenta un faro di speranza e positività nel panorama sociale odierno. Nata il 18 febbraio 2016 con l'ambizioso obiettivo di diffondere conoscenza, altruismo, felicità e scambio di saperi, l'associazione ha costruito una solida rete di persone unite da veri ideali etici, altruistici e di condivisione. L'amore per la natura, l'ambiente e ogni essere vivente permea ogni attività dell'associazione. Il "Progetto 21" , il "Progetto "Scuola del fai da te" e il progetto Fotovoltaico Fai da te" sono solo tre esempi dei numerosi progetti di utilità sociale promossi da Namastè. Attraverso incontri, seminari, viaggi, social network di qualità e laboratori didattici presso le sedi degli associati l'associazione sensibilizzare un numero sempre crescente di persone su temi quali la cooperazione,l' altruismo il rispetto per l'ambiente, il riciclo creativo, il bricolage, il fotovoltaico fai da te, la consapevolezza energetica e la gestione olistica delle energie (mente, corpo, ambiente e spirito). L'invito a unirsi a questa community virtuosa è rivolto a tutti vicini e lontani: Collabora con noi: metti a disposizione le tue energie e il tuo entusiasmo per supportare i progetti in corso. Sostenici a distanza: dona materiali o contributi economici per alimentare la crescita dell'associazione. Proponi i tuoi progetti: condividi le tue idee e dai vita a nuove iniziative in linea con la mission di Namastè. Diventa socio: diventa parte attiva della community e partecipa attivamente alle sue attività. Fai il social promoter: diffondi i valori e gli obiettivi dell'associazione attraverso i social network. Crea dei gruppi nella tua città: diventa un punto di riferimento per la community locale. Metti in campo le tue abilità: condividi i tuoi talenti e le tue competenze per arricchire la community. Iscriviti al sito web di Namastè per rimanere sempre aggiornato sugli eventi e sulle iniziative in programma NAMASTECOMMUNITY.IT Ogni associato, con il suo contributo di idee, consigli, doti, competenze, progetti, tempo, fede e cuore, alimenta la crescita di quaesta "Community di Vera Fratellanza" per un futuro migliore. Namastè International Community: è un esempio di come il cambiamento positivo sia possibile, a partire dall'unione di individui che credono in un futuro migliore. Dal 18 Febbraio 2024 quota associativa di soli 10 euro annuali per dare una possiblilità a tutti. Prova a fare Domanda di ammissione se l' esito sarà positivo riceverai risposta entro 7 giorni e potrai anche tu creare un mondo migliore.
Ogni associato mette in campo o in condivisione le proprie Idee, Consigli, Doti, Competenze, Progetti, Tempo, Fede e Cuore per realizzare una vera e propria Community di Vera Fratellanza. Questo si chiama Altruismo, Cooperazione, Lungimiranza e Amore per il Prossimo . CODICE FISCALE 93048950161 LIBERA DONAZIONE SU BANCO BPM CODICE IBAN: IT30A0503453291000000002150 - Intestato a: Namaste International Community Aps - CAUSALE: Libera donazione INFO: WHATSAPP 3202181316

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mercoledì 8 marzo 2017

Accompagnamento, Compagnia, Formazione e Consigli Saggi - Non sarai mai più solo o sola PROGETTO GOLD ANGELS

I "Gold Angels " sono dei veri personal coach olistici (multidisciplinari) selezionati per chi pretende la massima attenzione empatia lealtà riservatezza cura saggezza e  la massima efficienza nella risoluzione di problemi difficili e complicati.
Ogni angelo risolutore è disponibile per telefono e come accompagnatore in vacanza, centri SPA, weekend,  durante situazioni difficili che non si possono affrontare da soli..

Accompagnamento, Compagnia, Formazione e Consigli Saggi :
Non sarai mai più solo o sola ....

L'amicizia Empatica che hai sempre sognato..
Corsi, Conferenze e Seminari, 
Viaggi e cene di lavoro,
Club,  palestre , Hotel e Resort 
Centri di preghiera e meditazione
Viaggio esplorativo, arte, cultura
Viaggi per aiuti umanitari
Report fotografico durante il viaggio
Gestione delle risorse umane
Reclutamento del personale secondo i nuovi criteri di altruismo etica condivisione produttività volontariato.
Aiuto per decisioni difficili e complesse.
Week-End di relax, deputativi, massaggi,trattamenti olistici.
Accompagnamento presso i migliori spa e centri benessere in tutta Italia.
Training di Fitness e Wellness di altissimo livello. 
Libroterapia e Ricerche scientifiche e olistiche.
Arredamento e predisposizione energetica degli spazi abitativi. 
Prestiti bancari e Mutui
Acquisto auto e nuova casa
Gestione economica finanziaria
Assistenza Legale  










I "Gold Angels " sono dei veri personal coach olistici (multidisciplinari) selezionati per chi pretende la massima attenzione empatia lealtà riservatezza cura saggezza e  la massima efficienza nella risoluzione di problemi difficili e complicati.
Ogni angelo risolutore è disponibile per telefono e come accompagnatore in vacanza, centri SPA, weekend,  durante situazioni difficili che non si possono affrontare da soli..

Accompagnamento, Compagnia, Formazione e Consigli Saggi :
Non sarai mai più solo o sola ....

L'amicizia Empatica che hai sempre sognato..
Corsi, Conferenze e Seminari, 
Viaggi e cene di lavoro,
Club,  palestre , Hotel e Resort 
Centri di preghiera e meditazione
Viaggio esplorativo, arte, cultura
Viaggi per aiuti umanitari
Report fotografico durante il viaggio
Gestione delle risorse umane
Reclutamento del personale secondo i nuovi criteri di altruismo etica condivisione produttività volontariato.
Aiuto per decisioni difficili e complesse.
Week-End di relax, deputativi, massaggi,trattamenti olistici.
Accompagnamento presso i migliori spa e centri benessere in tutta Italia.
Training di Fitness e Wellness di altissimo livello. 
Libroterapia e Ricerche scientifiche e olistiche.
Arredamento e predisposizione energetica degli spazi abitativi. 
Prestiti bancari e Mutui
Acquisto auto e nuova casa
Gestione economica finanziaria
Assistenza Legale  


Cioè  l'angelo custode che hai sempre sognato.
Questo annuncio è rivolto a quelle persone che mettono la loro felicità e l' amor proprio al primo posto.
Info e prenotazioni : raymondbard@hotmail.it

sabato 4 marzo 2017

…..DIVERSITA’ COME VALORE…

 “ Non mi aspetto che tutti abbiano una visione della vita identica alla mia; proprio per questo non giudico gli altri.”


Perché parlare di differenza e diversità?

In fondo il titolo "diversità come valore" può sembrare quasi banale e scontato nel momento in cui ci si immagina il mondo della solidarietà al lavoro, occupato nell' impegno quotidiano, nel lottare contro le "differenze"
Oggi si parla molto di educazione interculturale o alla mondialità, decisamente incentrata sulle tematiche dell'accettazione delle differenze e sul superamento dei pregiudizi.
Difficile è applicare le stesse considerazioni alla vita quotidiana , alla  scoperta di quelle differenze tra le persone  che sono valore irrinunciabile e a quelle che sono frutto delle nostre fantasie e che in quanto tali diventano dannose.
Le differenze tra le persone, le diversità, le peculiarità di ognuno sono la ricchezza stessa di ogni situazione sociale, allo stesso tempo si è abituati in maniera più o meno conscia a considerarla un pericolo, un rischio. Basta pensare al desiderio di assimilare ognuno a sé, a dire  di fronte ad una persona palesemente diversa da noi  "lui è uguale".
 Per molto tempo la stessa pedagogia scolastica è andata ,sia pur implicitamente , verso l’annullamento delle differenze: si veniva educati e formati ad essere tutti uguali, ad assomigliare ai genitori, a non essere diversi.

E’ diverso chi si sente tale: chi non riesce a rientrare nella norma perché è incapace di comportarsi e di vivere come gli altri o perché crede in altri valori e in altri modelli di vita. E’ diverso chi viene considerato tale e pertanto viene emarginato ed escluso.
Chi è privo di requisiti fisici o sociali ritenuti indispensabili: la salute, la bellezza, la intelligenza, il benessere economico, ecc. (...). Gli altri sono invece coloro che sono , o credono di essere , "normali", che rispettano le regole del gioco e che in virtù della loro posizione sanciscono la diversità. Eppure la distinzione tra normalità e anormalità, sebbene inevitabile e necessaria, non è un valore assoluto o eterno, ma una convenzione che può essere messa in discussione, criticata, modificata.
 Non sempre la diversità è anormalità. Anche senza uscire dai limiti della norma, esistono delle differenze naturali con cui dobbiamo inevitabilmente confrontarci: noi siamo diversi dagli altri e gli altri sono diversi da noi"
Diversità come necessità della vita, come dato ineluttabile, come valore e ricchezza per lo scambio e la crescita umana.
Diversità come difficoltà cui andiamo incontro nel momento in cui per primi ci si sente diversi, esclusi, "fuori luogo"; come difficoltà nell'incontro con l’altro diverso da me, ma non perché di altro colore o razza, semplicemente perché "altro" ed in quanto tale pericoloso.
L’altro mette in gioco il nostro modo di vedere, mette in discussione la nostra vita perché crea il confronto, ci mette in discussione. Sembra quasi che le definizioni positive e negative di differenza si inseguano, ogni aspetto positivo ne porta dietro uno difficile da accettare, uno che pone dei problemi. E non è scontata la voglia ed il desiderio di mettersi in discussione.
La differenza non dovrebbe più essere un elemento da tollerare ma un bene da tutelare.
Come insegnare ad accettare l'altro?
Come farlo senza per questo rinunciare alla propria cultura e ai propri valori?
Ogni paese ha certamente un proprio patrimonio culturale specifico, che va di pari passo con la storia della propria unità, con le contraddizioni e le difficoltà che si sono di volta in volta incontrate per imparare a vivere insieme. Cultura, usi e costumi fanno parte delle nostre radici e ci permettono di sapere da dove veniamo e dove vogliamo andare. Indipendentemente dal paese in cui ci troviamo, la nostra lingua, le nostre credenze religiose e nostri valori contribuiscono a farci sapere chi siamo.
 Al tempo stesso, però, l'identità non è mai monolitica. Ogni persona evolve e si trasforma grazie anche a tutti coloro che incontra nel corso della propria vita. E un discorso analogo vale anche per l'identità di un popolo.
 La conoscenza di altre culture ci arricchisce e ci permette di rimettere in discussione le nostre certezze. Certo l'Altro, in quanto "altro", disturba e sconcerta. A causa della sua "differenza", ci obbliga ad interrogarci sul ruolo che l'alterità occupa nella nostra vita, e sullo spazio che siamo disposti a darle. L'altro è il contrario dell'ordinario e dell'abituale. È per questo che molto spesso lo si rifiuta, utilizzando la nozione di identità per far credere alla gente che esista una barriera rigida capace di distinguere l'io dal non-io, il fratello dallo straniero: una barriera che si erige ogni qualvolta una cultura, una religione o una società non riesce né a pensare l'altro, né a pensarsi con l'altro. È tuttavia solo quando si arriva a pensare l'altro e a pensarsi con l'altro che si possono poi consolidare le basi di un "vivere insieme" pienamente umano.

Diversità come necessità della vita, come dato ineluttabile, come valore e ricchezza per lo scambio e la crescita umana.

L’altro mette in gioco il nostro modo di vedere, mette in discussione la nostra vita perché crea il confronto, ci mette in discussione. 
La differenza non dovrebbe più essere un elemento da tollerare ma un bene da tutelare.


Mario Zanoli.




lunedì 27 febbraio 2017

COSTELLAZIONI FAMILIARI SISTEMICHE SPIEGATO CON DELLE SEMPLICI IMMAGINI

I miei Antenati mi ripetono sempre: 
"La mente razionale umana è così piena di spazzatura che non ha abbastanza spazio per contenere i tuoi numerosi semi...
Non avere fretta ...
non sentirti pesante ....
portare con sè  molti semi è faticoso.....
non sei un distributore di volantini ....
 tempo al tempo ....
saremo noi a inviarti chi ti chiederà i suoi semi... "

Grazie a una mia cara Amica ho potuto partecipare a un week end di  informazione ,formazione e pratica sulle costellazioni sistemiche... Un argomento che ho perfettamente collegato e integrato ai miei 21 anni di studio e formazione sulle discipline olistiche e scientifiche...

Troverete sicuramente molta letteratura a riguardo su internet ma come ho scritto sopra la nostra mente di superficie è già troppo piena perciò mi propongo un metodo semplice e infallibile per apprendere con il vostro emisfero cerebrale destro per inviare le vostre informazione in profondità...

Vi consiglio si rilassarvi di respirare profondamente e di contemplare per almeno un minuto ogni immagine senza incrociare mai braccia e gambe.

Raymond Bard  personal trainer olistico 

Buon Viaggio




























Nulla avviene senza un motivo prestabilito .. 
La catena di eventi causa / effetto è lunga e infinita..
Tutto è collegato con rami e radici invisibili... 
Basta osservare  in alto i rami 
e scavare nel passato e nel profondo 
per comprendere le radici..

(cit.Raymond Bard lifecoach )
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Info per i prossimi corsi:  Magnolia Shop Boltiere - Bergamo

Info per il training olistico ed esoterico Raymond Bard 


Libri consigliati (consegna entro 2 giorni)










lunedì 20 febbraio 2017

"La voce" la vibrazione dell'anima articolo di Zanoli Mario Educatore di Namaste' International community

Trasparenza…..la voce
Una persona è in grado di mentire, ma la voce in sé non inganna.
Il timbro, l’intonazione, i silenzi, “parlano” in maniera sincera, traducono il vero suono dell’anima di una persona, non soltanto rappresentano, ma piuttosto mostrano ciò che nascondiamo sotto la maschera.
La voce è lo specchio di ciò che sentiamo. Quando siamo emozionati la nostra voce non può nasconderlo. La voce è nel lasciare uscire, non per trattenere, si ottiene quando un flusso d’aria si muove dall’interno del corpo al mondo, quando il vento si muove da noi verso gli altri.
Senza una buona preparazione però non può che esservi un gesto vocale che non siamo totalmente noi, perciò prima di essere voce, dobbiamo essere respiro. Imparare a respirare è il primo passo per emettere un suono.
Senza respiro non v’è suono. L’atto del respiro è la preistoria di ogni voce
Siamo creati dalla nostra storia. La vita crea vita. La nostra vita inventa la nostra vita.
Il passato che ci capita di disegnare segna necessariamente il percorso futuro, poiché cambia ciò che siamo nel presente. Il nostro approccio alle cose cambia a causa di eventi che abbiamo dovuto affrontare. Gli eventi più drammatici solitamente sono quelli che divengono i più importanti per farci evolvere e forse per renderci migliori, in un certo modo più maturi. Credo sia irreversibile poiché ciò che si impara non possiamo dimenticarlo. Possiamo fare finta non sia mai esistito, ma quell’evento, quel segno, quella persona, rimane in noi, latente. Credo sia più saggio accettare ciò che succede, anziché negarlo, e in seguito trasformarlo nell’ennesimo passo del nostro cammino.
Il nostro spirito si modifica grazie all’esperienza.
 Il corpo si modifica grazie al tempo.
Il tempo modifica la voce. La voce è cosa viva, perché è in divenire.
Cambia dal mattino al pomeriggio, cambia dopo un riscaldamento, cambia dopo aver bevuto un bicchiere d’acqua, dopo aver parlato per del tempo, dopo essere stati in silenzio per del tempo, la voce cambia dopo aver visto una persona per noi importante, dopo una discussione, dopo una piacevole serata, anche semplicemente se pensiamo a qualcosa anziché qualcosa di altro. Si possiede una voce prima o dopo aver fatto all’amore.
Esiste poi una voce piena di “non detti”, una voce che non è abituata a parlare, una voce non abituata a un pubblico, una voce infantile, una voce sicura, una voce fastidiosa.
La voce che abbiamo da bambini si sviluppa e segna il nostro passaggio con l’età più adulta, una voce che sarà altra da ciò che ascolteremo quando saremo anziani: poiché la voce è nel tempo, attraversa il tempo, e attraverso il tempo si evolve, si muove, si trasforma. La voce è un corpo vivente, oltre che essere nel corpo vivente. A causa di blocchi emotivi si può persino perdere la voce ed arrivare all’afonia. In quest’ultimo caso però è possibile andare oltre il momento di non-suono, raggiungendo una coscienza di noi, superando i blocchi interiori, si può raggiunge così nuovamente una capacità di aprirci al mondo e perciò di emettere la nostra voce: concediamo a noi stessi di aprire l’io al mondo e di accogliere il mondo in noi. Accettiamo cioè un dialogo tra noi stessi e il mondo, poiché il mondo è intorno a noi.
La nostra voce coincide con la nostra identità. Quando non abbiamo la voce “a posto”, siamo “giù di voce”, anche emotivamente ci sentiamo indeboliti. È come se ci guardassimo allo specchio e non vedessimo la persona che siamo abituati a vedere riflessa. A volte accade e nascono momenti di profonda riflessione verso ciò che siamo in un dato momento della nostra vita. Poi comprendiamo che ogni “crisi” in realtà è un momento di lucidità nei confronti di noi stessi. Crisi è dal latino crisis, «scelta, decisione, fase
decisiva di una malattia», è cioè un momento importante, poiché “porta qualcosa”. L’ascolto della nostra voce è un momento di crisi nei confronti di ciò che crediamo di essere. Imparare ad accettare la nostra voce è imparare a vedere noi stessi dall’esterno, e perciò rendere possibile un dialogo con quell’esterno.

Lavorare sulla propria voce significa aprire un lavoro di coscienza del proprio corpo, e ancor prima della propria anima. Ho scelto non a caso una parola maschile (corpo) e una femminile (anima), per chiarire che serve equilibrio delle nostre parti. Lavorare sulla voce significa scavare nei limiti e nelle qualità che la natura ci ha concesso. Imparare ad ascoltare il respiro, poiché è da esso che costruiamo voce e spirito. Lavorare sulle proprie barriere, porci le giuste domande, per scavalcare ciò che siamo in quel dato momento del nostro percorso di vita. Imparare a parlare è un atto rivoluzionario per la costruzione della propria personalità, costruisce uno dei mezzi della nostra comunicazione, forse il principale anche se non il solo. Imparare a parlare, però, non significa imparare a comunicare in modo ottimale. Troppi muri ci impediscono di esprimere al meglio ciò che siamo. Interrompere la costruzione di quei muri, per poi abbattere quelli che non sono necessari, può essere parte di quel percorso. Non a caso, la voce veste colori differenti in base alla nostra emotività.
La parola migliorare credo sia legata agli strumenti che impariamo a costruirci nel corso della vita. Più strumenti possediamo, più saremo in grado di reagire alle avversità con cui dovremo confrontarci, e più saremo portati a beneficiare dell’occasione che è la vita stessa. Migliorare la propria voce credo sia da legare all’idea di benessere. In quale modalità ci sentiamo a nostro agio? Cosa non riusciamo ad esprimere? Quale bisogno abbiamo? Quale uso facciamo della nostra voce, anche professionalmente? Penso che rispondere a queste domande potrebbe indicare la via giusta per arrivare a sentirci con una voce nella quale ci sentiamo più “presenti”: a sentirci la nostra voce in maniera sana.
Certamente. Preferisco non parlare di vero o falso, ma di trasparenza. Una voce è sempre vera, poiché comunque traduce un disagio. Ciò che è fondamentale è saper ascoltare, che è la base di ogni linguaggio, di ogni comunicazione. L’ascolto viene prima dell’atto vocale o dell’atto comunicativo in generale. Il pubblico in sala si mette in silenzio e poi inizia lo spettacolo. In un dialogo, se vi è rumore, confusione, spesso si preferisce non dire nulla. Ascoltare una voce significa vedere cosa nasconde, notarne perciò la verità. Ma deve essere permesso. È solo grazie al silenzio che esiste la voce, altrimenti si avrebbe soltanto rumore e caos. Una voce che sentiamo autentica è una voce in cui traspare in maniera evidente il segreto che porta in dote, la storia che ci vuole raccontare. Nella voce esiste una storia anche prima che ci venga raccontata dalle parole, poiché la storia è la voce stessa.
Potremmo definire le emozioni come aperture e chiusure di quella porta che è l’interiorità umana. Quest’ultima è una costruzione complessa, creata dalla propria storia, la cultura in cui si è immersi quotidianamente, la struttura familiare, sociale, nazionale, religiosa e persino naturale, peculiare di ciascuno. La rabbia può essere fredda, muta, esplosiva, tenderà a chiudere la gola, ad attivare certi muscoli piuttosto che altri. Comprendiamo che certe emozioni attivano certi muscoli, ma potremmo persino dire che in base ai muscoli attivati ognuno di noi raccoglie “emozioni” differenti. Paura, vergogna sono emozioni che portano i soggetti a ritrarre se stessi, tirarsi indietro dal mondo, si avrà una voce insicura, non stabile, il diaframma (semplifico sebbene sarebbe più corretto scrivere “i diaframmi”) non lavorerà con la giusta elasticità, non aiutando la stabilità della voce (e della propria emotività). La tristezza è un valore emotivo forte, è possibile coinvolgere un ascoltatore proprio per la tristezza che è trasmessa dalla voce, parlata o cantata; la tristezza nella voce può essere letta come valore che traduce verità, un dono sincero di quella voce, di quella persona a chi sta ascoltando. In generale ogni occasione di tensione però non permetterà al vocal tract il raggiungimento di una performance “economica” della voce, serve equilibrio e controllo per rendere al meglio l’atto vocale, sembra emergere il prezioso concetto di “voce eufonica”. Essendo quest’ultimo tema vasto e delicato, la mia osservazione si soffermerà soltanto su un aspetto: l’affidabilità di ciascuna voce nel tempo. Una voce deve poter essere riproducibile, deve “tenere” nel tempo, non affaticarsi. Emozioni forti come rabbia, paura, vergogna, tristezza, che abbiamo appena nominato, richiedono un grande dispendio di energia umana, tali emozioni non possono essere “tenute” troppo a lungo, lo spirito forse non è in grado di sostenerle e la voce nemmeno. Perciò serve scioglierle e naturalmente lasciarle andare. Una tensione però non impedirà alla voce di trasmettere comunque emozioni profonde: in qualche modo la voce è sempre trasparenza. Essenziale è infine la capacità di lettura di chi ne sarà testimone, chi saprà ascoltare davvero (poiché non tutti sanno ascoltare), chi saprà tradurre la verità contenuta nella voce stessa: voce come specchio.

di Zanoli Mario 

L' Empatia secondo Zanoli Mario Educatore del Progetto di utilità sociale "Gold Angel" - Life Coach


EMPATIA
Empatia trovo sia una dote fantastica e molto utile da coltivare e magari  sviluppare per stare bene con noi stessi e con gli altri.
È risaputo che dobbiamo prima di tutto trovare un benessere interiore con noi stessi, per essere poi in grado di sentirci bene e in armonia con le altre persone con le quali quotidianamente interagiamo.
Molte persone spesso trovano difficoltà a relazionarsi con gli altri. 
Si sentono impacciate e incapaci di trovare quel giusto punto di incontro, tale da instaurare un sano rapporto interpersonale.Eppure basterebbe davvero poco: un pizzico di Sensibilità Empatica risolverebbe tante incomprensioni!Non ci credete?
Secondo voi da cosa hanno origine i disguidi e le incomprensioni?
Semplicemente dalla scarsa abilità di riuscire a mettersi nei panni degli altri per capire se effettivamente hanno compreso le nostre parole e le nostre intenzioni.
Empatia significato: immedesimarsi negli altri per comprendere le loro emozioni e i loro stati d’animo durante le interazioni. 
Vi sembra difficile? Lo è se pensate che lo sia.
Se invece aprite la vostra mente e il vostro cuore all’altro e a quello che in quel momento cerca di esprimervi, allora vedrete che imparerete ad avere nuovi occhi, osservando il mondo attraverso il filtro straordinario dell’Empatia.
Empatia Cognitiva
È quella tipologia di empatia che permette di intuire chiaramente quello che l’altra persona pensa e di comprenderne a fondo il suo punto di vista. È l’empatia tipica utilizzata dai grandi oratori, dai venditori e dai negoziatori. 
Sostanzialmente, tra tutte le forme di empatia, è quella meno profonda e sviluppata, poiché se da una parte vi è la comprensione delle emozioni altrui, dall’altra spesso manca la compassione e il desiderio di preoccuparsi effettivamente di cosa provano le altre persone e di voler quindi fare qualcosa per aiutarle. Possiamo dire che l’Empatia Cognitiva è un’empatia a metà, quasi apparente in quanto alla comprensione degli stati d’animo altrui non segue un reale desiderio di far scaturire un’azione che sia utile al benessere dell’interlocutore. Sono dotati di questa tipologia empatica soprattutto i caratteri narcisisti, manipolatori e macchiavellici (hai mai sentito parlare dei Vampiri Energetici che ti rubano l’energia? Probabilmente è questa la loro forma di Empatia!)
Empatia Emotiva o Affettiva
In questo secondo tipo di empatia, il rapporto che si crea è più profondo e si è in grado non solo di comprendere ma anche di provare davvero dentro se stessi le sensazioni delle altre persone. È stato scientificamente provato che durante questa fase dell’Empatia vi è un vero e proprio rispecchiamento del sistema di neuroni che attivano nei nostri circuiti cerebrali le stesse emozioni che stà vivendo la persona che abbiamo davanti. L’Empatia Emotiva o Affettiva è quindi un gradino più in alto rispetto a quella Cognitiva poiché ci permette di comprendere e anche sentire sulla nostra pelle gli stati d’animo altrui ma non necessariamente di provare compassione per essi.
Empatia Compassionevole
Questa ultima tipologia di Sensibilità Empatica implica quella che viene definita Preoccupazione Empatica. Ovvero nell’Empatia Compassionevole sono fuse assieme tutte le doti degli altri due tipi di empatia e siamo quindi in grado di comprendere le emozioni dell’altro, di provarle dentro di noi e in più riusciamo anche a capire come aiutare la persona che abbiamo davanti. Nasce in noi la compassione e il desiderio di prodigarci per l’altro in modo da alleviare le sue sofferenze e renderci utili al suo star bene. È questa quindi la forma di Empatia più vera ed autentica, quella di coloro che fanno dell’altruismo e del benessere della collettività la loro bandiera e la loro missione di vita.

Conclusioni
Come avete visto l’empatia è una capacità poliedrica con diverse sfumature. Avete capito qual è quella che prevale maggiormente nel vostro comportamento?
In linea di massima ciascuno di noi possiede un mix delle tre tipologie di Sensibilità Empatica anche se una tende spesso a prevalere sulle altre e a raccontare molto del nostro modo di essere.
Io sono pienamente convinto che essere empatici, di qualsiasi forma o tipologia, sia senza dubbio un bel vantaggio che ci aiuta a trovare quel feeling ottimale con le persone che ci sono vicino, non solo nella nostra vita privata ma in tutti gli ambiti.

Sviluppare la Sensibilità Empatica non può che migliorare i nostri rapporti interpersonali. Quasi come una sottile ed invisibile linea di energia, l’Empatia è quella forza straordinaria che avvicina ed unisce per qualche istante le nostre menti, creando quella sintonia magica e perfetta che emana armonia e benessere interiore.

Zanoli Mario 


lunedì 30 gennaio 2017

AIUTIAMO LA PICCOLA ANNA A STUDIARE PER UN MONDO MIGLIORE - chi è Anna ? cosa farà Anna?










Anna è una ragazzina di quindici anni molto speciale che abita in un nuovo insediamento in periferia della capitale Nairobi Onata Rongai in Kenya.
Anna è una sognatrice con  un forte desiderio di studiare e imparare tante cose  per  migliorare  le condizioni sociali ed  economiche del suo paese e nello stesso tempo essere un esempio per tutti.

Anna sogna un Mondo Migliore già da molti anni ecco perchè ama e desidera andare a scuola.
Anna è molto brava a scuola perchè crede nell'itruzione e nella formazione come mezzo per combattere l'ignoranza e la povertà.
Anna è già un esempio per le sue sorelle per i suoi compagni di scuola e presto sarà un esempio per tutto il mondo dato che abbiamo deciso di seguirla nel suo percorso scolastico ed evolutivo.

La mamma di anna di origine Ugandese non ha abbastanza denaro per pagare gli studi di Anna e perciò Anna ha chiesto aiuto a Vincenzo Sestan volontario e presidente della Homa Foundation  in missione in quel paese per un progetto di aiuto alle donne disabili e maltrattate dagli uomini.

Il grande Vincenzo ha chiesto alla nostra associazione se potevamo divilgare e promuovere questa piccola raccolta di grande valore.

Quanto serve ad Anna per frequentare l'anno scolastico ?
260 euro ( iscrizione scuola, divisa, quaderni, penne e matite)
Se entro il 15 febbraio la raccolta supera le 260 euro il resto verrà usato per quaderni, penne e matite per le sorelle di anna e i suoi compagni di classe..
ogni 60 centesimi in più riusciremo a comprare quaderni penne e matite per 10 bambini.
Il tutto sarà fotografato e saranno messe in rete scontrini e resoconti comprese le foto di Anna e gli altri bambini felici per il nostro gesto.

Anna ha riferito al signor Sestan Vincenzo che per lei questo è  un prestito di dignità e un giorno potrà ricambiare questo aiuto.

I fondi raccolti verranno dati direttamente alla scuola e se rimarranno  alcuni centesimi si acquisteranno quaderni e matite.

Ad ogni persona che effettuerà la propria donazione verranno forniti più dettagli  e contatti oltre a una gratitudine eterna.

Se oggi non hai possibilità  economica potresti condividere più volte al giorno questa richiesta di aiuto tramite social network  magari un tuo amico o conoscente ci potrebbe aiutare. 
Grazie di cuore.

Invia mail a: info.namastecommunity.it  o whatsapp 3202181316 per le coordinate per la donazione.
Potete donare tramite:

Bonifico bancario:
 UNICREDIT BANCA
CODICE IBAN: IT95C0200852750000104170521

con causale:  "aiutiamo Anna a studiare" 
 NAMASTE INTERNATONAL COMMUNITY NO PROFIT CODICE FISCALE 93048950161 
(Le donazioni liberali a favore di Associazioni di Promozione sociale, sono detraibili dall’Irpef nella misura del 19%, da calcolare su un importo massimo complessivo di 2.065,83 euro.)
o
PayPalPayPal clicca quì

Postepay: Chiedi con sms o whatsapp il numero di carta



Inizio Raccolta donazioni 30 Gennaio 2017 - "Aiutiamo Anna  a studiare "

- Raymond. B.               20 euro
- Giulio e Elena P.        10 euro
- Claudia Brivio            10 euro
- Mario e Mariarosa     20 euro
- Giovanna Rav            10 euro
- Massimo Bresc          10 euro
- Michele Stedile          10 euro
- Giulio Lorenzi            10 euro
- Cinzia Acciarri.         10 euro
- Giusi Mor..                  10 euro
- Florentina Valeri.     10 euro
- Livio e Anna              10 euro   
- Michele Stedile          20 euro
- Raymond Bard          50 euro   
- Giovanna Rav           20 euro
- Claudia Brivio          20 euro  
- Francesco Bardoni   10 euro       


(Abbiamo tempo fino al 16 febbraio 2017
poi provvederemo alla spedizione tramite Western Union che avrà un costo di circa 15 euro )






La casetta della famiglia di Anna




LIBERA DONAZIONE

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