UNISCITI A NOI

L'associazione "Namastè International Community" rappresenta un faro di speranza e positività nel panorama sociale odierno. Nata il 18 febbraio 2016 con l'ambizioso obiettivo di diffondere conoscenza, altruismo, felicità e scambio di saperi, l'associazione ha costruito una solida rete di persone unite da veri ideali etici, altruistici e di condivisione. L'amore per la natura, l'ambiente e ogni essere vivente permea ogni attività dell'associazione. Il "Progetto 21" , il "Progetto "Scuola del fai da te" e il progetto Fotovoltaico Fai da te" sono solo tre esempi dei numerosi progetti di utilità sociale promossi da Namastè. Attraverso incontri, seminari, viaggi, social network di qualità e laboratori didattici presso le sedi degli associati l'associazione sensibilizzare un numero sempre crescente di persone su temi quali la cooperazione,l' altruismo il rispetto per l'ambiente, il riciclo creativo, il bricolage, il fotovoltaico fai da te, la consapevolezza energetica e la gestione olistica delle energie (mente, corpo, ambiente e spirito). L'invito a unirsi a questa community virtuosa è rivolto a tutti vicini e lontani: Collabora con noi: metti a disposizione le tue energie e il tuo entusiasmo per supportare i progetti in corso. Sostenici a distanza: dona materiali o contributi economici per alimentare la crescita dell'associazione. Proponi i tuoi progetti: condividi le tue idee e dai vita a nuove iniziative in linea con la mission di Namastè. Diventa socio: diventa parte attiva della community e partecipa attivamente alle sue attività. Fai il social promoter: diffondi i valori e gli obiettivi dell'associazione attraverso i social network. Crea dei gruppi nella tua città: diventa un punto di riferimento per la community locale. Metti in campo le tue abilità: condividi i tuoi talenti e le tue competenze per arricchire la community. Iscriviti al sito web di Namastè per rimanere sempre aggiornato sugli eventi e sulle iniziative in programma NAMASTECOMMUNITY.IT Ogni associato, con il suo contributo di idee, consigli, doti, competenze, progetti, tempo, fede e cuore, alimenta la crescita di quaesta "Community di Vera Fratellanza" per un futuro migliore. Namastè International Community: è un esempio di come il cambiamento positivo sia possibile, a partire dall'unione di individui che credono in un futuro migliore. Dal 18 Febbraio 2024 quota associativa di soli 10 euro annuali per dare una possiblilità a tutti. Prova a fare Domanda di ammissione se l' esito sarà positivo riceverai risposta entro 7 giorni e potrai anche tu creare un mondo migliore.
Ogni associato mette in campo o in condivisione le proprie Idee, Consigli, Doti, Competenze, Progetti, Tempo, Fede e Cuore per realizzare una vera e propria Community di Vera Fratellanza. Questo si chiama Altruismo, Cooperazione, Lungimiranza e Amore per il Prossimo . CODICE FISCALE 93048950161 LIBERA DONAZIONE SU BANCO BPM CODICE IBAN: IT30A0503453291000000002150 - Intestato a: Namaste International Community Aps - CAUSALE: Libera donazione INFO: WHATSAPP 3202181316

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ENTE DI TERZO SETTORE

1 Attività di interesse generale - classificazione ICNPO : ADDESTRAMENTO, AVVIAMENTO PROFESSIONALE E INSERIMENTO LAVORATIVO 2 Attività di interesse generale - classificazione ICNPO : PROTEZIONE DELL'AMBIENTE 3 Attività di interesse generale - classificazione ICNPO : ALTRI 4 Attività di interesse generale - classificazione ICNPO : PROMOZIONE DELLO SVILUPPO ECONOMICO E SOCIALE DELLA COLLETTIVITA' 5 Attività di interesse generale - classificazione ICNPO : ATTIVITA' RICREATIVE E DI SOCIALIZZAZIONE 6 Attività di interesse generale - classificazione ICNPO : CULTURA E TEMPO LIBERO 7 Attività di interesse generale – art. 5 comma 1 d.lgs. 117/2017: Interventi e servizi finalizzati alla salvaguardia e al miglioramento delle condizioni dell'ambiente e all'utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali, con esclusione dell'attività, esercitata abitualmente, di raccolta e riciclaggio dei rifiuti urbani, speciali e pericolosi nonché alla tutela degli animali e prevenzione del randagismo 8 Attività di interesse generale – art. 5 comma 1 d.lgs. 117/2017: Organizzazione e gestione di attività turistiche di interesse sociale, culturale o religioso 9 Attività di interesse generale – art. 5 comma 1 d.lgs. 117/2017: Riqualificazione di beni pubblici inutilizzati o di beni confiscati alla criminalità organizzata 10 Attività di interesse generale – art. 5 comma 1 d.lgs. 117/2017: Beneficenza, sostegno a distanza, cessione gratuita di alimenti o prodotti o erogazione di denaro, beni o servizi a sostegno di persone svantaggiate o di attività di interesse generale a norma del presente articolo 11 Attività di interesse generale – art. 5 comma 1 d.lgs. 117/2017: Organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato e delle attività di interesse generale di cui al presente articolo 12 Attività di interesse generale – art. 5 comma 1 d.lgs. 117/2017: Educazione, istruzione e formazione professionale, nonchè le attività culturali di interesse sociale con finalità educativa

lunedì 27 febbraio 2017

COSTELLAZIONI FAMILIARI SISTEMICHE SPIEGATO CON DELLE SEMPLICI IMMAGINI

I miei Antenati mi ripetono sempre: 
"La mente razionale umana è così piena di spazzatura che non ha abbastanza spazio per contenere i tuoi numerosi semi...
Non avere fretta ...
non sentirti pesante ....
portare con sè  molti semi è faticoso.....
non sei un distributore di volantini ....
 tempo al tempo ....
saremo noi a inviarti chi ti chiederà i suoi semi... "

Grazie a una mia cara Amica ho potuto partecipare a un week end di  informazione ,formazione e pratica sulle costellazioni sistemiche... Un argomento che ho perfettamente collegato e integrato ai miei 21 anni di studio e formazione sulle discipline olistiche e scientifiche...

Troverete sicuramente molta letteratura a riguardo su internet ma come ho scritto sopra la nostra mente di superficie è già troppo piena perciò mi propongo un metodo semplice e infallibile per apprendere con il vostro emisfero cerebrale destro per inviare le vostre informazione in profondità...

Vi consiglio si rilassarvi di respirare profondamente e di contemplare per almeno un minuto ogni immagine senza incrociare mai braccia e gambe.

Raymond Bard  personal trainer olistico 

Buon Viaggio




























Nulla avviene senza un motivo prestabilito .. 
La catena di eventi causa / effetto è lunga e infinita..
Tutto è collegato con rami e radici invisibili... 
Basta osservare  in alto i rami 
e scavare nel passato e nel profondo 
per comprendere le radici..

(cit.Raymond Bard lifecoach )
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Info per i prossimi corsi:  Magnolia Shop Boltiere - Bergamo

Info per il training olistico ed esoterico Raymond Bard 


Libri consigliati (consegna entro 2 giorni)










lunedì 20 febbraio 2017

La creatività - La magia che rende felici e sempre giovani - Zanoli Mario Educatore del Progetto Gold Angel

CREATIVITA’

C’è chi guarda alle cose come sono e si chiede “perché”. 
Io penso a come potrebbero essere e mi chiedo “perché no?” Robert Kennedy (senatore degli Stati Uniti)
Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. Martha Medeiros (giornalista e scrittrice)
Il cambiamento non avverrà se aspettiamo che arrivi un’altra persona, o un altro tempo. Noi siamo quelli che stavamo aspettando. Noi siamo il cambiamento che stavamo cercando. Barack Obama (politico)
La creatività, diversamente da quello che si può pensare, non è necessariamente legata a doti artistiche particolari o a un talento innato, è piuttosto un atteggiamento mentale: un modo di ragionare flessibile, di interpretare la realtà secondo accostamenti nuovi e rispondere alle varie situazioni con soluzioni innovative.
Le persone creative e il pensiero positivo. Le persone creative non hanno pensieri fissi e reazioni sempre uguali, tendono a ragionare in modo originale, a pensare "fuori dagli schemi", quindi rispondono agli stimoli in modo personale, spesso più adeguato alla situazione.
Una persona creativa, ad esempio, sa vedere le cose da punti di vista diversi. Anche gli oggetti li vede per come sono realmente e li osserva senza rimanere imbrigliata all’uso che siamo soliti farne.
La persona creativa è in grado di pensare positivo: in una situazione di difficoltà può vedere in una bottiglia di plastica innanzitutto una forma, fatta di un determinato materiale che, per le sue qualità, galleggia nell’acqua. Legando fra loro alcune bottiglie può così costruire una zattera.
Una soluzione creativa può essere dunque un'idea brillante o risolutiva, realizzata anche con i pochi mezzi a disposizione grazie all'inventiva.
Si pensi ora al protagonista di una nota serie televisiva americana: MacGyver: alla fine di ogni puntata, l'agente segreto riesce sempre a salvarsi, anche nelle situazioni più estreme, nonostante sia armato solo di un coltellino svizzero e del suo ingegno.
La flessibilità del pensiero favorisce il nostro adattamento e la nostra tranquillità rispetto alle situazioni. Se sviluppiamo un atteggiamento creativo, potremo addirittura interpretare un ostacolo come una nuova opportunità o una sfida che riempie di grinta e voglia di vivere.
La creatività quindi si può considerare come la capacità di: 
inventare o intuire le cose;
vedere le situazioni da punti di vista diversi, senza preconcetti;
non bloccarsi in pensieri rigidi che a volte possono essere negativi.
Osservate un bambino che gioca o che impara per la prima volta qualcosa: il suo approccio all’esperienza è globale, intuitivo e spontaneo, i bambini si rapportano naturalmente al mondo utilizzando tutti i 5 sensi e una formidabile capacità di immaginazione. Crescendo non tutti coltivano al meglio il pensiero creativo, siamo troppo abituati ad utilizzare percorsi di pensiero logico-razionali tanto da aver disimparato altre modalità di accesso all’esperienza.
 Il nostro cervello è composto da due emisferi: il sinistro che fa capo al pensiero logico-razionale riproduttivo e convergente che utilizza una logica analitica, guarda alle singole parti e si accosta i problemi applicando meccanicamente regole note. L’emisfero destro invece fa capo al pensiero creativo anche detto produttivo o divergente: che si attiva spontaneamente ed opera per sintesi guardando ai problemi nella loro globalità e intuitivamente rileva nuove organizzazioni dei campi problematici producendo originali soluzioni.

 Il pensiero creativo non può fare a meno della nostra parte emozionale poiché le emozioni che proviamo sono il “motore” psichico della nostra capacità immaginativa, dell’apertura al mondo del possibile e del desiderio: potremo individuare nuove soluzioni ai problemi, nuovi percorsi progettuali o nuove idee se sapremo utilizzare le nostre emozioni e quelle altrui per orientarci nel rapporto con gli altri e nel perseguimento dei nostri obiettivi.
Un’altra caratteristica fondamentale del pensiero creativo è la condivisione e lo scambio di idee. In psicologia esiste una tecnica di gruppo finalizzata a sollecitare il pensiero creativo del partecipanti che è il brainstorming letteralmente “tempesta di cervelli”: associandosi alle idee altrui senza giudicarle né passarle al vaglio della razionalità ognuno dice tutto ciò che può venirgli in mente in relazione ad un argomento o ad un problema, anche le ipotesi apparentemente più assurde o irrealistiche! Molti gruppi di lavoro, anche in pubblicità, utilizzano questa tecnica per eludere gli schemi di pensiero logico-analitico e sollecitare idee innovative.
 Altra caratteristica del pensiero creativo è che, le buone idee, le idee innovative  hanno bisogno di tempo per maturare, di confronti e contaminazioni con le idee altrui, di ripensamenti e aggiustamenti perché una “buona idea” diventi un progetto realizzabile. Quindi, mai scartare a priori le idee suggerite dal nostro pensiero creativo: possono essere il motore per altre idee, completare l’idea di un altro, il “nocciolo” per un progetto futuro…
Diceva Albert Einstein: “La logica ti porterà da A a B, l’immaginazione ti porterà dappertutto”.

di Zanoli Mario 

"La voce" la vibrazione dell'anima articolo di Zanoli Mario Educatore di Namaste' International community

Trasparenza…..la voce
Una persona è in grado di mentire, ma la voce in sé non inganna.
Il timbro, l’intonazione, i silenzi, “parlano” in maniera sincera, traducono il vero suono dell’anima di una persona, non soltanto rappresentano, ma piuttosto mostrano ciò che nascondiamo sotto la maschera.
La voce è lo specchio di ciò che sentiamo. Quando siamo emozionati la nostra voce non può nasconderlo. La voce è nel lasciare uscire, non per trattenere, si ottiene quando un flusso d’aria si muove dall’interno del corpo al mondo, quando il vento si muove da noi verso gli altri.
Senza una buona preparazione però non può che esservi un gesto vocale che non siamo totalmente noi, perciò prima di essere voce, dobbiamo essere respiro. Imparare a respirare è il primo passo per emettere un suono.
Senza respiro non v’è suono. L’atto del respiro è la preistoria di ogni voce
Siamo creati dalla nostra storia. La vita crea vita. La nostra vita inventa la nostra vita.
Il passato che ci capita di disegnare segna necessariamente il percorso futuro, poiché cambia ciò che siamo nel presente. Il nostro approccio alle cose cambia a causa di eventi che abbiamo dovuto affrontare. Gli eventi più drammatici solitamente sono quelli che divengono i più importanti per farci evolvere e forse per renderci migliori, in un certo modo più maturi. Credo sia irreversibile poiché ciò che si impara non possiamo dimenticarlo. Possiamo fare finta non sia mai esistito, ma quell’evento, quel segno, quella persona, rimane in noi, latente. Credo sia più saggio accettare ciò che succede, anziché negarlo, e in seguito trasformarlo nell’ennesimo passo del nostro cammino.
Il nostro spirito si modifica grazie all’esperienza.
 Il corpo si modifica grazie al tempo.
Il tempo modifica la voce. La voce è cosa viva, perché è in divenire.
Cambia dal mattino al pomeriggio, cambia dopo un riscaldamento, cambia dopo aver bevuto un bicchiere d’acqua, dopo aver parlato per del tempo, dopo essere stati in silenzio per del tempo, la voce cambia dopo aver visto una persona per noi importante, dopo una discussione, dopo una piacevole serata, anche semplicemente se pensiamo a qualcosa anziché qualcosa di altro. Si possiede una voce prima o dopo aver fatto all’amore.
Esiste poi una voce piena di “non detti”, una voce che non è abituata a parlare, una voce non abituata a un pubblico, una voce infantile, una voce sicura, una voce fastidiosa.
La voce che abbiamo da bambini si sviluppa e segna il nostro passaggio con l’età più adulta, una voce che sarà altra da ciò che ascolteremo quando saremo anziani: poiché la voce è nel tempo, attraversa il tempo, e attraverso il tempo si evolve, si muove, si trasforma. La voce è un corpo vivente, oltre che essere nel corpo vivente. A causa di blocchi emotivi si può persino perdere la voce ed arrivare all’afonia. In quest’ultimo caso però è possibile andare oltre il momento di non-suono, raggiungendo una coscienza di noi, superando i blocchi interiori, si può raggiunge così nuovamente una capacità di aprirci al mondo e perciò di emettere la nostra voce: concediamo a noi stessi di aprire l’io al mondo e di accogliere il mondo in noi. Accettiamo cioè un dialogo tra noi stessi e il mondo, poiché il mondo è intorno a noi.
La nostra voce coincide con la nostra identità. Quando non abbiamo la voce “a posto”, siamo “giù di voce”, anche emotivamente ci sentiamo indeboliti. È come se ci guardassimo allo specchio e non vedessimo la persona che siamo abituati a vedere riflessa. A volte accade e nascono momenti di profonda riflessione verso ciò che siamo in un dato momento della nostra vita. Poi comprendiamo che ogni “crisi” in realtà è un momento di lucidità nei confronti di noi stessi. Crisi è dal latino crisis, «scelta, decisione, fase
decisiva di una malattia», è cioè un momento importante, poiché “porta qualcosa”. L’ascolto della nostra voce è un momento di crisi nei confronti di ciò che crediamo di essere. Imparare ad accettare la nostra voce è imparare a vedere noi stessi dall’esterno, e perciò rendere possibile un dialogo con quell’esterno.

Lavorare sulla propria voce significa aprire un lavoro di coscienza del proprio corpo, e ancor prima della propria anima. Ho scelto non a caso una parola maschile (corpo) e una femminile (anima), per chiarire che serve equilibrio delle nostre parti. Lavorare sulla voce significa scavare nei limiti e nelle qualità che la natura ci ha concesso. Imparare ad ascoltare il respiro, poiché è da esso che costruiamo voce e spirito. Lavorare sulle proprie barriere, porci le giuste domande, per scavalcare ciò che siamo in quel dato momento del nostro percorso di vita. Imparare a parlare è un atto rivoluzionario per la costruzione della propria personalità, costruisce uno dei mezzi della nostra comunicazione, forse il principale anche se non il solo. Imparare a parlare, però, non significa imparare a comunicare in modo ottimale. Troppi muri ci impediscono di esprimere al meglio ciò che siamo. Interrompere la costruzione di quei muri, per poi abbattere quelli che non sono necessari, può essere parte di quel percorso. Non a caso, la voce veste colori differenti in base alla nostra emotività.
La parola migliorare credo sia legata agli strumenti che impariamo a costruirci nel corso della vita. Più strumenti possediamo, più saremo in grado di reagire alle avversità con cui dovremo confrontarci, e più saremo portati a beneficiare dell’occasione che è la vita stessa. Migliorare la propria voce credo sia da legare all’idea di benessere. In quale modalità ci sentiamo a nostro agio? Cosa non riusciamo ad esprimere? Quale bisogno abbiamo? Quale uso facciamo della nostra voce, anche professionalmente? Penso che rispondere a queste domande potrebbe indicare la via giusta per arrivare a sentirci con una voce nella quale ci sentiamo più “presenti”: a sentirci la nostra voce in maniera sana.
Certamente. Preferisco non parlare di vero o falso, ma di trasparenza. Una voce è sempre vera, poiché comunque traduce un disagio. Ciò che è fondamentale è saper ascoltare, che è la base di ogni linguaggio, di ogni comunicazione. L’ascolto viene prima dell’atto vocale o dell’atto comunicativo in generale. Il pubblico in sala si mette in silenzio e poi inizia lo spettacolo. In un dialogo, se vi è rumore, confusione, spesso si preferisce non dire nulla. Ascoltare una voce significa vedere cosa nasconde, notarne perciò la verità. Ma deve essere permesso. È solo grazie al silenzio che esiste la voce, altrimenti si avrebbe soltanto rumore e caos. Una voce che sentiamo autentica è una voce in cui traspare in maniera evidente il segreto che porta in dote, la storia che ci vuole raccontare. Nella voce esiste una storia anche prima che ci venga raccontata dalle parole, poiché la storia è la voce stessa.
Potremmo definire le emozioni come aperture e chiusure di quella porta che è l’interiorità umana. Quest’ultima è una costruzione complessa, creata dalla propria storia, la cultura in cui si è immersi quotidianamente, la struttura familiare, sociale, nazionale, religiosa e persino naturale, peculiare di ciascuno. La rabbia può essere fredda, muta, esplosiva, tenderà a chiudere la gola, ad attivare certi muscoli piuttosto che altri. Comprendiamo che certe emozioni attivano certi muscoli, ma potremmo persino dire che in base ai muscoli attivati ognuno di noi raccoglie “emozioni” differenti. Paura, vergogna sono emozioni che portano i soggetti a ritrarre se stessi, tirarsi indietro dal mondo, si avrà una voce insicura, non stabile, il diaframma (semplifico sebbene sarebbe più corretto scrivere “i diaframmi”) non lavorerà con la giusta elasticità, non aiutando la stabilità della voce (e della propria emotività). La tristezza è un valore emotivo forte, è possibile coinvolgere un ascoltatore proprio per la tristezza che è trasmessa dalla voce, parlata o cantata; la tristezza nella voce può essere letta come valore che traduce verità, un dono sincero di quella voce, di quella persona a chi sta ascoltando. In generale ogni occasione di tensione però non permetterà al vocal tract il raggiungimento di una performance “economica” della voce, serve equilibrio e controllo per rendere al meglio l’atto vocale, sembra emergere il prezioso concetto di “voce eufonica”. Essendo quest’ultimo tema vasto e delicato, la mia osservazione si soffermerà soltanto su un aspetto: l’affidabilità di ciascuna voce nel tempo. Una voce deve poter essere riproducibile, deve “tenere” nel tempo, non affaticarsi. Emozioni forti come rabbia, paura, vergogna, tristezza, che abbiamo appena nominato, richiedono un grande dispendio di energia umana, tali emozioni non possono essere “tenute” troppo a lungo, lo spirito forse non è in grado di sostenerle e la voce nemmeno. Perciò serve scioglierle e naturalmente lasciarle andare. Una tensione però non impedirà alla voce di trasmettere comunque emozioni profonde: in qualche modo la voce è sempre trasparenza. Essenziale è infine la capacità di lettura di chi ne sarà testimone, chi saprà ascoltare davvero (poiché non tutti sanno ascoltare), chi saprà tradurre la verità contenuta nella voce stessa: voce come specchio.

di Zanoli Mario 

L' Empatia secondo Zanoli Mario Educatore del Progetto di utilità sociale "Gold Angel" - Life Coach


EMPATIA
Empatia trovo sia una dote fantastica e molto utile da coltivare e magari  sviluppare per stare bene con noi stessi e con gli altri.
È risaputo che dobbiamo prima di tutto trovare un benessere interiore con noi stessi, per essere poi in grado di sentirci bene e in armonia con le altre persone con le quali quotidianamente interagiamo.
Molte persone spesso trovano difficoltà a relazionarsi con gli altri. 
Si sentono impacciate e incapaci di trovare quel giusto punto di incontro, tale da instaurare un sano rapporto interpersonale.Eppure basterebbe davvero poco: un pizzico di Sensibilità Empatica risolverebbe tante incomprensioni!Non ci credete?
Secondo voi da cosa hanno origine i disguidi e le incomprensioni?
Semplicemente dalla scarsa abilità di riuscire a mettersi nei panni degli altri per capire se effettivamente hanno compreso le nostre parole e le nostre intenzioni.
Empatia significato: immedesimarsi negli altri per comprendere le loro emozioni e i loro stati d’animo durante le interazioni. 
Vi sembra difficile? Lo è se pensate che lo sia.
Se invece aprite la vostra mente e il vostro cuore all’altro e a quello che in quel momento cerca di esprimervi, allora vedrete che imparerete ad avere nuovi occhi, osservando il mondo attraverso il filtro straordinario dell’Empatia.
Empatia Cognitiva
È quella tipologia di empatia che permette di intuire chiaramente quello che l’altra persona pensa e di comprenderne a fondo il suo punto di vista. È l’empatia tipica utilizzata dai grandi oratori, dai venditori e dai negoziatori. 
Sostanzialmente, tra tutte le forme di empatia, è quella meno profonda e sviluppata, poiché se da una parte vi è la comprensione delle emozioni altrui, dall’altra spesso manca la compassione e il desiderio di preoccuparsi effettivamente di cosa provano le altre persone e di voler quindi fare qualcosa per aiutarle. Possiamo dire che l’Empatia Cognitiva è un’empatia a metà, quasi apparente in quanto alla comprensione degli stati d’animo altrui non segue un reale desiderio di far scaturire un’azione che sia utile al benessere dell’interlocutore. Sono dotati di questa tipologia empatica soprattutto i caratteri narcisisti, manipolatori e macchiavellici (hai mai sentito parlare dei Vampiri Energetici che ti rubano l’energia? Probabilmente è questa la loro forma di Empatia!)
Empatia Emotiva o Affettiva
In questo secondo tipo di empatia, il rapporto che si crea è più profondo e si è in grado non solo di comprendere ma anche di provare davvero dentro se stessi le sensazioni delle altre persone. È stato scientificamente provato che durante questa fase dell’Empatia vi è un vero e proprio rispecchiamento del sistema di neuroni che attivano nei nostri circuiti cerebrali le stesse emozioni che stà vivendo la persona che abbiamo davanti. L’Empatia Emotiva o Affettiva è quindi un gradino più in alto rispetto a quella Cognitiva poiché ci permette di comprendere e anche sentire sulla nostra pelle gli stati d’animo altrui ma non necessariamente di provare compassione per essi.
Empatia Compassionevole
Questa ultima tipologia di Sensibilità Empatica implica quella che viene definita Preoccupazione Empatica. Ovvero nell’Empatia Compassionevole sono fuse assieme tutte le doti degli altri due tipi di empatia e siamo quindi in grado di comprendere le emozioni dell’altro, di provarle dentro di noi e in più riusciamo anche a capire come aiutare la persona che abbiamo davanti. Nasce in noi la compassione e il desiderio di prodigarci per l’altro in modo da alleviare le sue sofferenze e renderci utili al suo star bene. È questa quindi la forma di Empatia più vera ed autentica, quella di coloro che fanno dell’altruismo e del benessere della collettività la loro bandiera e la loro missione di vita.

Conclusioni
Come avete visto l’empatia è una capacità poliedrica con diverse sfumature. Avete capito qual è quella che prevale maggiormente nel vostro comportamento?
In linea di massima ciascuno di noi possiede un mix delle tre tipologie di Sensibilità Empatica anche se una tende spesso a prevalere sulle altre e a raccontare molto del nostro modo di essere.
Io sono pienamente convinto che essere empatici, di qualsiasi forma o tipologia, sia senza dubbio un bel vantaggio che ci aiuta a trovare quel feeling ottimale con le persone che ci sono vicino, non solo nella nostra vita privata ma in tutti gli ambiti.

Sviluppare la Sensibilità Empatica non può che migliorare i nostri rapporti interpersonali. Quasi come una sottile ed invisibile linea di energia, l’Empatia è quella forza straordinaria che avvicina ed unisce per qualche istante le nostre menti, creando quella sintonia magica e perfetta che emana armonia e benessere interiore.

Zanoli Mario 


sabato 18 febbraio 2017

La storiella della rana speciale che voleva salvare il suo popolo - di Raymond Bard


C'era  una volta un  ranocchio forte, saggio e altruista che prese una decisione ..

Disse alle altre rane che si lamentavano perchè era sparito tutto  il verde intorno allo stagno:
"Il vero problema non è l'erba rinsecchita  ma l'acqua che sta finendo...
 Voglio vedere se esistono altri stagni, dato che il nostro si sta asciugando"

Gli altro lo presero per pazzo!!! 

Il ranocchio con gran coraggio lasciò lo stagno e viaggiò per giorni e giorni fino a quando scoprì altri stagni più grandi e poi un giorno vide anche un fiume e poi anche il mare...
Il ranocchio era felicissimo aveva visto cose che non avrebbe mai immaginato...

Egli  pensò che se anche gli altri avessero avuto il suo coraggio e la sua grande forza di volontà adesso sarebbero tutti felici comprese le generazioni future...

Il Ranocchio era felicissimo aveva scelto uno stagno bellissimo pieno di colori e uccellini che fischiettavano...

Il ranocchio era felicissimo ma essendo molto altruista non riusciva a contenere il desiderio di affrontare nuovamente il lunghissimo viaggio di ritorno per raccontarlo agli altri evitando una morte certa per tutta la comunità..

Il ranocchio fece la strada di ritorno di corsa, era preoccupato che le altre rane potessero soffrire troppo e morire per mancanza di acqua...

Dopo tanta fatica il ranocchio arrivò nel suo vecchio stagno  stanco e mal ridotto , lo stagno era ormai quasi asciutto e molte rane erano già morte di malattie.


Al suo arrivo tutti si riunirono di gran fretta intorno al ranocchio gridando:

Hai visto cos'è successo qui?
Hai visto povero stupido come ti sei ridotto a viaggiare verso l'ignoto? 
Mentre tu eri n viaggio noi quì  stavamo  morendo tutti per siccità..

La rana cercò di raccontare  che esistevano altri stagni e altri mondi più belli del loro stagno.
Alcune rane gridavano che lui era un grande bugiardo 

Altri gridavano che se fosse stato vero nessuno sarebbe ritornato a raccontarlo...

Il ranocchio  cercava di spiegare  e far capire con tutte le sue energie....

Il ranocchio venne spinto e aggredito più volte fino a quando perse i sensi....

La rana morì sola e abbandonata dopo 2 giorni per le numerose ferite e mancanza di cure dopo il faticoso viaggio..



Morale della storiella?


Scrivi qui sotto...

La Verità nascosta sul denaro e il suo effetto sugli uomini deboli - Questo video lo vedrete più volte...







Adam Kadmon spiega la verità sullo scopo del denaro e come le popolazioni possano liberarsi dalla schiavitù imposta da certe mega corporazioni ormai al di sopra di molti governi e politici. Viene spiegato concettualmente come funziona il sistema "umano" e tutta una serie di aspetti a cui raramente si pensa. E' un altro video prezioso ed educativo che vi invitiamo a condividere il più possibile superando le resistenze dei servi dei poteri deviati che si annidano numerosi monopolizzando la comunicazione in rete, travestendosi da fanatici, stolti e violenti, di ogni genere. E' tempo di migliorare le cose. Comprendere realmente ed applicare quanto vi sta consigliando Adam può aiutare a compiere quel miracolo che i poteri deviati vi fanno credere essere utopia e che invece, come ricorda spesso correttamente Adam, è una possibilità. Tutti noi uniti, possiamo fare si che il sogno di un mondo migliore diventi realtà e le nuove generazioni nascano in un mondo migliore, pacifico, sereno pieno di prosperità e bene per tutte le persone Oneste e di Buona Volontà. Buona visione.

Sconvolgente Verità per sconfiggere il male la cattiveria e l' ignoranza - Da condividere



Adam Kadmon svela la vera origine del male che affligge l'Italia e il resto del Mondo. In pochi minuti, con serenità spiega chiaramente, come migliorare le cose per tutti senza ricorrere alla violenza. Numerosi bloggers e alcuni giornalisti, pur avendo dedicato articoli ad Adam Kadmon proprio in merito alla puntata in cui esprimeva questi importantissimi concetti, omettevano invece di riferire ai loro lettori l'esistenza di questa comunicazione e di tanti altri argomenti importanti. Si limitavano semplicemente a ridicolizzare la puntata. Ma non è tutto. Altrettanto stranamente, nello stesso momento, altri signori diffondevano in coro e ripetutamente la notizia falsa della morte di Adam, depistando così l'attenzione della comunità web dal contenuto del presente messaggio, arrestandone per l'effetto la diffusione. In pratica è parso di assistere a quanto accade nel mondo non virtuale, quando improvvisamente una notizia tragica distrae l'opinione pubblica da eventi che le stavano donando il coraggio e la fiducia di poter migliorare anche individualmente le cose per tutti e di poterlo fare senza violenza. E' come se vi fosse un gruppo di potere occulto, che cerca di diffondere l'idea che il mondo sia irrecuperabile e quindi odia Adam Kadmon e chiunque fra voi, usi internet per divulgare valori di pace e rispetto, indipendenti da credi religiosi e politici, anziché come fanno altri, aizzare alla violenza e alla disperazione. E' come se alcuni individui, molto organizzati, volessero impedire da anni ad Adam di aiutare le persone a non farsi strumentalizzare da nessuno, sopratutto da quei poteri tanto ipocriti quanto deviati, dai loro servi e da quegli stolti che lucrando o anche solo traendo forme di piacere dal seminare odio, violenza (per egoismo, follia, strategia o avidità), si servono invece di internet per istigare le persone, specie i più giovani a farsi trascinare da complottisti pazzoidi (fra i primi a diffamare Adam), a provocare e farsi ammazzare in guerre civili fratricide, dove chiunque vincesse, cambierebbe solo il nome dei padroni, ma non quello degli schiavi. Quando certi signori impiegano tante energie a diffamare, calunniare, perseguitare e anche peggio, dimostrano di considerare molti importanti e quindi di temere fortemente, i contenuti positivi ed evolutivi dei messaggi di Adam. Quando NON si è temuti infatti, si viene ignorati, come ignorati lo sono di norma, proprio certi complottisti che invece aizzano alla guerra civile. Come mai Adam che divulga valori di pace, viene osteggiato e perseguitato da certi individui, mentre coloro che istigano alla violenza, assurdamente favoriti? Ricordate sempre: se vi deridono ed insultano quando diffondete messaggi importanti come questo di Adam e valori di pace e rispetto, significa che state vincendo, che hanno paura di voi. Da parte di Adam Kadmon in persona, VOi che possedete genuina Coscienza, "Grazie di esistere"

venerdì 17 febbraio 2017

"GOLD ANGELS" Un progetto sociale per per migliorare il mondo - Intervista a Raymond Bard

Progetto "Gold Angel"

Quante persone hanno sognato di avere un angelo custode?

Quante persone sono stanche di falsità e finte maschere?

Quante persone muoriranno sole, infelici e con tanti avvoltoi intorno al loro letto in punto di morte?

Quante persone veramente buone potrebbero aiutarci veramente?

Quante persone ricche muoiono senza eredi e senza qualcuno che porti avanti i loro ideali?

 

Intervista a Raymond Bard presidente dell'associazione no profit namastè international community , personal trainer di benessere olistico e ricercatore scientifico autodidatta dal 1995.

Chi sono i Gold Angels o Angeli dorati?
R: Un piccolo gruppo di persone scelte per le loro doti particolari. 

Che tipo di doti hanno? 
R: In poche parole potrei riassumerle in un concentrato di Intelligenza, Empatia, Altruismo, Amore per il prossimo, Saggezza, Formazione multidisciplinare, Sensibilità, Etica, Pensiero positivo.

Caspita quante persone esistono con tutte queste doti in tutta l'Italia?
R: Circa una persona ogni 2000 abitanti. Peccato che ogni singola persona non riesce a far fruttare il suo potenziale perchè si trova da sola in un mondo controcorrente.

Qual'è il loro compito e il loro servizio? 
R: Dare illuminazione, assistenza, consigli , compagnia e gestire patrimoni di persone ricche e intelligenti.

Perchè  solo le persone ricche? 
R: Ho fatto il personal trainer poveri e ricchi e penso che molte persone ricche non siano cattive, egoiste e malefiche come corre voce...  Certamente ci sono i finti ricchi che durano al massimo 2 o 3 generazioni perchè poi perdono tutto per ignoranza di alcune leggi universali e poi ci sono i ricchi di sangue blu che rimarranno sempre ricchi perchè ai loro eredi oltre a lasciare i  loro patrimoni gli lasciano la loro conoscenza... (i segreti della gestione di risorse)
Immaginate una persona molto ricca...  sola,  infelice , e che non riesce a condividere nulla perchè non riesce a creare interscambio con chi ha bisogno...
I nostri angeli insegnano ad essere felici e fare festa ogni giorno usando il denano come mezzo di felicità collettiva partendo dai meritevoli..  Questo progetto è molto complesso per spiegarlo con poche parole e a persone che magari non hanno mai immaginato o sognato un mondo migliore...
Diciamo  anche che io reputo ricche anche  le persone povere di denaro... il tempo è una grande ricchezza infatti chi non ha denaro potrà ricambiare facendo ore di volontariato di utilità sociale..

Cosa ne fate del denaro date che siete una no profit?
R: Quì viene il bello... Il denaro pattuito inizialmente in cambio del servizio verrà usato e gestito dall'associazione per opere e progetti di utilità sociale e umanitari che porteranno il nome dell'assistito.. 
In pochissime parole Trasformiano i Ricchi di denaro e tempo in felici e allegri  Benefattori amati da tantissime persone...  .

continuo domani   ...


 

 
 

giovedì 16 febbraio 2017

Grazie di cuore a tutte le persone che hanno aderito e condiviso la raccolta fondi per realizzare il progetto della piccola Anna

PROGETTO AIUTIAMO LA PICCOLA ANNA 
http://www.namastecommunity.it/2017/01/aiutiamo-anna-studiare-per-un-mondo.html?m=1


 Questa è una delle cose più belle e profonde che ho fatto in vita mia ...

Grazie a tutti voi che avete contribuito alla raccolta fondi di Anna la ragazzina del Kenya


Grazie al grande Vincenzo Sestan volontario di Namaste International Community e di Homa Foundation Onlus

Grazie a chi crede in un mondo migliore e si mette in gioco per realizzarlo..

Grazie di Cuore a tutti nei prossimi giorni inseriremo altre foto...



















Grazie di Cuore a tutti nei prossimi giorni inseriremo altre foto...

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